L'amore dell'ego è sempre ossequioso alla paura, perché il suo scopo è difendere sé stesso. Difendere l'idea di essere te. Qualsiasi sia...

Il primo dio va cercato dentro, nella forza vitale, nel respiro, nel cuore che piange, che ride, nel gioco, nei bambini, nella...

In che modo la "tensione" verso Dio, così soggettiva e privata, può tenerci presenti nella materia e non aumentare la dualità?...

Cominciate a partire dalla prospettiva contraria: non esistere, anziché esistere Credo che molti partano da ego e ferite e questo li...

Allora la domanda da porsi dovrebbe essere: ora che hai capito la storia della tua anima, sai stare senza?

Se conoscere sostiene il magico, allora conoscete. Se conoscere sostiene il concetto, allora state uscendo dal reale.

Se tutto è solo coscienza e percezioni di e nella coscienza e la coscienza è amore, di cosa puoi avere paura? Ogni gesto diviene sacro,...

La pace è fuori dall'io. Tutto è possibile, ma nulla è per l'io o finché l'io pretenderà di essere protagonista.

L’amore è l’oceano in cui, nuotando ignari, imploravamo bottiglie d’acqua.

Un rito di congedo a un corpo che muore, deve ricordare la Realtà, deve lenire l’illusione della separazione

Chiamiamo realtà ciò che percepiamo. Ma ciò che percepiamo è solo ciò che accade come percezione

Se togli ogni significato e concetto, e riduci la percezione a percezione che accade (non c’è possesso né concetto), diventi enorme

Che esista qualcosa fuori dall’amore è illusione. E l’illusione stessa è fatta e ha luogo nell’amore

Il Silenzio non è più un rifugio interiore. Sei un campo aperto e il sentire è inevitabile, ma scopri anche, con sorpresa, che non c’è paura

Per la coscienza la materia non è materia: è coscienza. Tra vita e morte non c’è più distanza così come tra materia e non materia

Il Reale è la coscienza e tutto il resto è proiezioni che sono ancora coscienza, è la coscienza che simula forme

La vita si spalanca oltre il pensiero, come una madre infinita. Allora succhi il suo amore che scorre, sopra ogni dualità

Quando tocchi un mobile, “solido”, non è solido l’oggetto: la sensazione è nelle tue dita, nella mani. È la percezione all’oggetto

Senza dualità e significati, non c’è un bello e un brutto, un prima e un poi, un io e un oggetto: c’è una danza sospesa eppure materica

Quel vuoto che temi, è la Vita che sei.