Gli altri sono le parti di me che non conosco. Tutto, è solo parti di me che ancora non conosco

Fate meno domande. Fate silenzio. Ogni risposta verrà da lì, con tempi e modi che non sono quelli mentali

La vita si spalanca oltre il pensiero, come una madre infinita. Allora succhi il suo amore che scorre, sopra ogni dualità

Quando tocchi un mobile, “solido”, non è solido l’oggetto: la sensazione è nelle tue dita, nella mani. È la percezione all’oggetto

Più mi immergo nel Risveglio e nella grazia dell’Uno, così come nell’inferno della morte dell’ego più intuisco nessuno mi salverà

Ho sentito che se non avessi un corpo sarei comunque chi sono. E questo che chiamo “io” sarebbe identico.

Senza dualità e significati, non c’è un bello e un brutto, un prima e un poi, un io e un oggetto: c’è una danza sospesa eppure materica

La strada del Sé non è quella dei traumi risolti: è quella del radicamento al di sopra di essi, dove tutto può emergere e sparire e tu...

Rinuncia a tutti i me in un colpo solo. Non trattenere alcun io e sarai libera da tutti gli io. E quando tornano, rinnova la rinuncia....

Molti usano come scusa la guarigione e il lavoro su di sé, io il sapere. Sono sempre modi di restare un io. È l’ego zero che prende l’ultima

Non ragionare su quello che dico. Non fermarti nemmeno alle emozioni. Lasciati attraversare. Impara a non afferrare già da questo ascolto.

Sei disposta a rinunciare a chi credi di essere, totalmente, per scoprire chi sei? Non perdo mai la consapevolezza sensibile e certa (non...

Quando l'anelito al divino diventa totalizzante giralo orizzontalmente, per ampiezza, sii dio in dio, in ogni cosa. Portalo nei gesti comuni

Sei sola. Lo eri prima e lo sei adesso. Lo eri quando eri dietro a tutti, inadeguata. E lo sei adesso, davanti a tutti, inadeguata. A...

“Vorrei cambiare ‘ma’…”. Tu sei qui per il “ma”, perché altrimenti saresti già libera

Non sai come relazionarti a nessuno, nemmeno ai figli. Soffri, ti senti in colpa. Onora la perdita: è segno di identità che non riescono più

Stai. Nell’imprevisto eterno. Muto. E infinito. Prima sarà una fuga. Poi sarà un dolore. Poi una speranza. Ma tu stai.

Si arriva a un punto che il risveglio è palese, dall’illusione di chi cerca, di chi è stufa e perfino di chi è delusa. Sai benissimo che...

Non puoi avere l’infinito se ti ostini a volerlo barattare col finito. Salirà come un desiderio ineluttabile di essere quello stesso cosmo

Da che sei nata qualcosa in te ha saputo cercare il seno di tua madre, respirare, crescere, farti camminare, dormire e piangere e ridere.